Creare una nuova sessione su Pro Tools

Estratto dal corso di Pro Tools
con Stefano Tumiati

Una volta installato Pro Tools possiamo lanciarlo e vedere quali sono i primi passaggi da fare.

Per prima cosa ci appare una finestra che serve a creare una nuova sessione di lavoro all'interno del software. Diciamo innanzitutto che se non vi compare o se per sbaglio la chiudete vi basta andare sul menu File di Pro Tools e scegliere Create New

Se voi lasciate spuntato in basso "Show on start up", la finestra apparirà sempre appena lanciate Pro Tools.


Cosa possiamo fare? 

Innanzitutto abbiamo tre scelte tra cui Create, che serve per creare una nuova sessione, Recent, serve per aprire una sessione recente, Projects, è una sezione dedicata a lavorare con Pro Tools in cloud, una tecnologia sviluppata negli ultimi anni: mi permetterebbe di avere una sessione caricata in rete e per esempio registrare il basso da Milano, la chitarra da Roma e la cantante a New York, tutti sulla stessa sessione contemporaneamente. Queste sessioni sono messe dentro la sezione Projects, ovviamente bisogna essere loggati col proprio account Avid per poter fare questa cosa. 

A noi oggi interessa Create: per il nome ovviamente potete scegliere il nome della sessione, poi possiamo scegliere appunto se la sessione è salvata in locale o è una "Collaboration and Cloud Backup", quindi se è con la gestione in cloud che ho appena menzionato. Nel nostro caso scegliamo "Local storage". 

Poi possiamo scegliere se creare una sessione vuota, e quindi lasciamo esattamente tutto così com'è, oppure creare una sessione da un modello, ovvero da un template.

 Cosa vuol dire ciò? 

Un template è una sessione con già dentro delle tracce, dei plugin, i nomi sulle tracce, quindi una sessione già predisposta all'utilizzo che trovate appunto nel menu a tendina. Ce ne sono diversi: guitar, music oppure post production, ecc. Ovviamente queste sono quelle di base ma nulla vieta di crearne delle nuove da voi e poterle caricare ogni volta. Magari voi lavorate sempre con lo stesso numero di tracce, con le stesse impostazioni, potete quindi salvarla invece di ricrearla sempre da zero e in questo modo ce l'avete già pronta e da lì partite a lavorare.

Per il momento noi la creeremo vuota. Andiamo poi ai quattro selettori in basso, il tipo di file .wav   o .aiff., Io consiglio sempre di lavorare in .wav. In ogni caso sono due formati non compressi, quindi audio alla massima qualità, però ovviamente sono anche più pesanti, ad esempio, del formato mp3 che è un formato più leggero ma compresso, quindi perde un po' di dati rispetto al .wav o .aiff. 

Io consiglio di lavorare in .wav sempre perché più compatibile tra Windows e Mac, soprattutto nei passaggi di sessione tra Mac-Windows, Windows-Mac quindi potreste avere problemi di file e lavorate solo in .aiff, quindi per evitare complicazioni vi consiglio di lavorare in .wav.

Sample Rate e Bit Depth sono due parametri di conversione dell'audio da analogico a digitale, ovvero quando l'audio viene immesso dentro una scheda audio per far sì che il computer comprenda il segnale che arriva deve essere convertito in digitale. 

Questi sono due parametri, diciamo che se dovete fare musica lasciate 44.100 e 24 bit che va benissimo, se state lavorando a dell'audio per il video invece che 44100 lavorate a 48000. Ovviamente poi se volete ci sono un sacco di spunti per poter approfondire il campionamento analogico/digitale, noi per questione di tempo non lo vedremo in questa lezione quindi 48 Khz e 24 bit audio per il video, 44.100 e 24 bit per tutto ciò che è musicale quindi per il resto.

Poi, per quanto riguarda input, output setting, se è la prima volta che attaccate Pro Tools alla vostra scheda audio impostate "Stereo Mix". In questo modo Pro Tools acquisisce tutte le informazioni dalla scheda audio e vi mette già gli input e gli output già nominati nella maniera corretta, quindi è un metodo più veloce rispetto al farlo voi manualmente ed è secondo me tempo perso, a meno che non dobbiate modificarlo, se invece l'avete già usata lasciate "Last Used". In ultimo scegliete la location della sessione, io la lascerò sul desktop. Una volta ha fatto tutto questo potete fare Create.


Compare poi la finestra principale di Pro Tools, ovvero la Edit Window, che impareremo a conoscere bene nelle prossime elezioni. Voglio ora soffermarmi sulle cartelle, quindi quello che si è creato poi sul desktop. 

Questa è la mia cartella che si è creata sul desktop e all'interno abbiamo del materiale che possiamo chiamare ecosistema, questo sistema di cartelle creato proprio da Pro Tools, quindi il nome della sessione è diventato il nome della cartella principale e il nome della sessione, infatti se clicchiamo due volte sul file .ptx si apre la sessione, quindi lancia Pro Tools e carica in automatico quella sessione.

Tutte queste cartelle servono a Pro Tools ad avere dei files su cui lavorare in sessione, quindi i files che si utilizzano nella sessione in genere vengono tutti messi qui dentro in modo tale che se dovessi prendere questa cartella per passarla al mio collega, che magari fa mastering perché io ho fatto il mixaggio, ha poi tutti i files con sé. 

Cosa abbiamo quindi nella cartella?

Abbiamo il file di sessione .ptx che serve a lanciare appunto la sessione, poi abbiamo Audio Files, ovviamente adesso sono tutte vuote queste sotto cartelle. 

Audio Files è la cartella dove sono messi tutti i file audio che sono usati in sessione, quindi una volta fatto dei tagli, oppure registrato, oppure importato audio in una certa maniera, tutto viene messo dentro la cartella Audio Files a cui la sessione fa riferimento. 

Bounced Files è la cartella dedicata ai file esportati da Pro Tools, quindi una volta finito il lavoro su Pro Tools, quindi per tirare fuori un unico file audio, quindi la stampa del lavoro che ho fatto. 

Clip groups è una particolare funzione di editing che non vedremo in questo corso ma che vedremo sicuramente in un corso successivo e permette di raggruppare delle tracce delle regioni su Pro Tools e di lavorare come se fosse una un'unica regione audio. 

Session File Backup perché Pro Tools di per sé ogni tot minuti salva una sessione di backup e la memorizza in modo tale che se dovesse andar via la corrente o vi siete dimenticati di salvare, comunque avete del materiale da cui ripartire, quindi la cartella si riempirà automaticamente di tante sessioni come queste, backup 1, backup 2, backup 3 e ovviamente poi basta aprire la più recente per avere il lavoro più aggiornato. 

Video Files se avete importato dei video files.

WaveCache.wfm è invece un file di supporto alla sessione, solo un file immagine, permette di caricare più velocemente la sessione perché questo file è un file che contiene solo graficamente le forme d'onda dei file audio della sessione.

Quindi se dovesse essere cancellato non succederebbe nulla, Pro Tools si riaprirebbe normalmente, però più lentamente perché dovrebbe ricreare tutte le forme d'onda.

È quindi un file che contiene solo un'informazione di immagine grafica per la finestra principale di Pro Tools ovvero la Edit Window che vedremo nella prossima lezione.