Fondamenti di Teoria Musicale:
Comprendere le Relazioni tra i Suoni
Le sette note, toni e semitoni

Introduzione
Ciao, sono Cesare Pizzetti e insegno teoria musicale alla NAM di Milano.
In questo articolo, ti parlerò dei concetti fondamentali della teoria musicale, le basi su cui costruire il tuo percorso di studi. Per spiegare questi concetti, utilizzerò la tastiera di un pianoforte, che permette di visualizzare al meglio le relazioni tra i suoni.
Ti consiglio di procurarti una tastiera: non è necessario un pianoforte vero, basta anche una tastiera più piccola o una simulata tramite app disponibili online.
Come funziona la tastiera del pianoforte?
La tastiera del pianoforte è composta da 88 tasti, ognuno dei quali produce un suono diverso. Per studiare la musica, un solo suono non è sufficiente: è necessario comprenderne almeno due per iniziare a esplorare le relazioni tra loro. Infatti, studiare teoria musicale significa proprio comprendere le relazioni tra i suoni, siano essi due, tre, quattro o addirittura un'intera sinfonia.
Ad esempio, se suoniamo due tasti, possiamo osservare che uno è più basso (grave) e l'altro è più alto (acuto).
Il semitono: la distanza più piccola tra due suoni
Per determinare le relazioni tra i suoni sulla tastiera, utilizziamo il concetto di semitono, che rappresenta la distanza più piccola tra due suoni adiacenti.
Esempi di semitono:
- Tra un tasto bianco e il tasto nero immediatamente successivo
- Tra due tasti bianchi adiacenti, come MI e FA o SI e DO
Se invece tra due tasti è presente un tasto intermedio (ad esempio tra DO e RE), la distanza è di due semitoni, chiamata tono.
Per capire come applicare queste nozioni nella pratica, scopri anche l'articolo su come determinare la tonalità di un brano oppure il webinar gratuito Trova accordi e tonalità ad orecchio
Le sette note musicali e la scala fondamentale
Le sette note musicali sono DO, RE, MI, FA, SOL, LA, SI. Queste corrispondono ai tasti bianchi del pianoforte. La successione di queste note costituisce la scala musicale fondamentale.
Se suoniamo la scala completa, noteremo che dopo il SI siamo naturalmente portati a voler sentire il successivo DO, che si trova un'ottava sopra. Questa caratteristica ci impone di completare la scala con la ripetizione della prima nota.
- La settima nota (SI) viene chiamata "sensibile" per la sua tendenza a risolvere sulla tonica.
- La nota di partenza (DO) viene ripetuta all'ottava successiva ed è chiamata "tonica" della scala, che dà il nome alla scala stessa.
I tasti neri: diesis e bemolle
I tasti neri non hanno un nome fisso, ma dipendono dalla relazione con le note bianche vicine.
- Diesis (#): alza la nota di un semitono. Ad esempio, DO# è un semitono sopra DO.
- Bemolle (b): abbassa la nota di un semitono. Ad esempio, REb è un semitono sotto RE.
Un unico tasto nero può avere due nomi diversi (ad esempio, DO# e REb sono lo stesso suono), in base alla relazione con le note bianche vicine.
Esistono anche il doppio diesis (##) e il doppio bemolle (bb), che modificano la nota di due semitoni.
Eccezioni: MI e FA, SI e DO
Tra MI e FA e tra SI e DO non ci sono tasti neri intermedi, ma le regole del diesis e del bemolle rimangono le stesse:
- MI# è lo stesso suono di FA
- FAb è lo stesso suono di MI
- SI# è lo stesso suono di DO
- DOb è lo stesso suono di SI
Il bequadro: l'alterazione che annulla diesis e bemolle
Esiste un'ulteriore alterazione chiamata bequadro (♮), che annulla gli effetti di diesis e bemolle.
Esempi:
- DO# → DO naturale con il bequadro
- MIb → MI naturale con il bequadro
Attenzione: il bequadro è comunque un'alterazione, perché modifica l'altezza di una nota precedentemente alterata.
Una volta comprese le alterazioni, approfondisci con l'articolo come armonizzare la scala maggiore per costruire accordi e progressioni, oppure guarda il webinar gratuito su "Armonia musicale: tutto ciò che ti serve per fare chiarezza"
La scala diatonica di DO
Le scale musicali si basano sulle distanze tra le note. La scala diatonica di DO segue la successione:
Tono - Tono - Semitono - Tono - Tono - Tono - Semitono
Questa è la struttura fondamentale della scala maggiore, che mantiene sempre questo schema indipendentemente dalla nota di partenza.
La scala cromatica
Se invece suoniamo tutti i suoni presenti nell'ottava, avanzando sempre di un semitono, otteniamo la scala cromatica. Questa scala include tutti i suoni disponibili, senza distinzioni di toni e semitoni.
Conclusione
Quando studiamo teoria musicale, ricordiamoci sempre che le distanze tra i suoni sono più importanti dei loro nomi. Comprendere il rapporto tra i suoni è la chiave per sviluppare una conoscenza solida della musica e applicarla con consapevolezza.
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